Astrocuriosità | novembre 2017 – Lo sapevo!

La curiosità del mese a cura di Tomaso Belloni È di questi giorni la notizia della prima rivelazione di un evento cosmico sia tramite radiazione elettromagnetica che tramite onde gravitazionali. Si tratta del primo caso osservato (e “sentito”) di “fusione” di due stelle di neutroni. Di questo, delle sue implicazioni e dei risultati ad esso connessi parleremo più avanti.In questa “curiosità” vorrei riallacciarmi a quella pubblicata nel giugno del 2009 (“Quanto manca alla fine del mondo?“), che a distanza di più di otto anni mi permette di affermare “lo sapevo!”Le onde gravitazionali sono difficili da osservare.Essendo molto deboli per rivelarle sono necessari eventi molto energetici e relativamente rari, come lo scontro di due oggetti compatti.Essendo però rari, sono quasi sempre molto distanti e quindi più difficili da osservare.Nel caso in questione, chiamato GW170817 (dalla data dell’evento), il caso ha voluto che la distanza non fosse enorme: la galassia NGC 4993 da cui abbiamo visto provenire il segnale dista soli 130 milioni di anni luce (per dare l’idea, la prima rivelazione di onde gravitazionali, GW150914, proveniva da una distanza dieci volte superiore).Ma sto divagando (è un argomento di cui si può parlare molto a lungo).Il punto è che un’evidenza indiretta del fatto che due stelle di neutroni in orbita una intorno all’altra emettono onde gravitazionali secondo quanto predetto dalla Relatività Generale ce l’avevamo già.Sì perchè noi di oggetti così ne conosciamo.Il primo è stato la pulsar PSR B1913+16, scoperta nel 1974 da Joseph A. Taylor e Russell A. Hulse, per cui hanno ricevuto il premio Nobel per la Fisica nel 1993.Una pulsar non è solo una stella di neutroni, è anche un orologio molto preciso e con questo si possono misurare con grande precisione i parametri dell’orbita, che si vede ridursi: le due stelle di neutroni stanno lentamente scendendo a spirale una verso l’altra e lo fanno precisamente (entro lo 0.2%) nella quantità predetta dalla perdita di energia sotto forma di onde gravitazionali. Queste arrivano a terra con una intensità troppo debole per poter essere […]