Astrocuriosità | maggio 2014 – Scoperte le onde gravitazionali promordiali

La curiosità del mese a cura di Gabriele Ghisellini C’è un radiotelescopio, al polo Sud.È usato per l’esperimento BICEP2 (acronimo di Background Imaging of Cosmic Polarization, biceps ma con la “s” in inglese significa bicipite), attivo dal 2010. È posto al polo Sud perchè lì si hanno le condizioni osservative migliori, se si vuole scrutare il cielo ad alte frequenze radio (150 Giga Hertz). Il gruppo di BICEP2 però non guarda una sorgente specifica, ma il fondo di radiazione cosmica che è rimasto dall’epoca del Big Bang. È una radiazione che riempie tutto l’Universo, anche qui, sulla Terra, o su un’altra Galassia, o nel vuoto tra le galassie, dappertutto.In un cubetto di un cm di lato ci sono, in media, 400 di questi fotoni, fatti durante il Big Bang. Da allora vagano nell’Universo, e qualcuno di loro entra nelle antenne dei nostri radiotelescopi e viene rivelato.Questa radiazione è pressochè uguale in tutte le direzioni. Ci sono però delle differenze, piccole, ma importanti, di una parte su centomila …È come se abitassimo su un altopiano, a 1000 metri sul livello del mare, e i più grandi rilievi che possiamo incontrare fossero alti un centimetro. Ma scovare queste differenze, proibitive per la strumentazione anche solo di 30 anni fa, è diventato un gioco da ragazzi. Adesso la posta in gioco è più alta.Si vogliono trovare delle differenze di una parte su cento milioni.Per rimanere all’esempio di prima, è come se l’altipiano fosse completamente piatto, con una rugosità residua di un centesimo di millimetro.BICEP2 ce la fa. Questa precisione estrema è necessaria per scoprire se la radiazione di fondo è polarizzata, anche se di poco. Come la luce riflessa da uno stagno: se guardiamo lo stagno in controluce, il riflesso ci impedisce di vedere il fondo, ma se lo guardiamo con un paio di occhiali da sole Polaroid, il fondo appare …Gli occhiali Polaroid infatti fermano la luce riflessa, che è polarizzata, e lasciano passare la luce che proviene da sotto la superficie dello […]