Astrocuriosità | giugno 2014 – Svegliatemi quando siamo arrivati

La curiosità del mese a cura di Tomaso Belloni Nel 1986, più di dieci anni fa, in occasione del passaggio della cometa di Halley, diverse sonde sono state lanciate per osservarla.Quella principale era Giotto, una missione della Agenzia Spaziale Europea (ESA), che ci ha mandato le prime immagini ravvicinate del nucleo di una cometa.I fantastici risultati di Giotto hanno spinto ESA a progettare una nuova missione cometaria. Il 2 marzo 2004 è stata lanciata la sonda Rosetta (che prende il nome dalla famosta stele di Rosetta, che ha permesso di decifrare la scrittura geroglifica degli antichi Egizi) con destinazione la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko (non tutte le comete hanno dei bei nomi come Halley: questa è stata scoperta nel 1969 dagli astronomi Klim Ivanovych Churyumov e Svetlana Ivanova Gerasimenko). Si tratta di una cometa con un periodo orbitale di circa sei anni e mezzo. L’arrivo alla cometa è previsto dopo un viaggio di circa 10 anni, nell’agosto di quest’anno, quando Rosetta entrerà in orbita a 200km dalla cometa. In novembre il modulo Philae (dal nome di un obelisco con un’altra iscrizione fondamentale per la comprensione dei geroglifici) verrà sganciato e atterrerà sulla superficie della cometa, agganciandosi con degli arpioni.Aspettiamoci delle immagini spettacolari. Raggiungere la cometa richiede un vaggio di dieci anni e anche piuttosto complicato.Per raggiungere la velocità richiesta, Rosetta è tornata tre volte vicino alla terra per sfruttare il campo gravitazionale del nostro pianeta e accelerare.Un altro passaggio simile l’ha fatto vicino a Marte.Però a parte queste peripezie planetarie dovute a motivi di navigazione, non è rimasta con le mani in mano. Nel settembre del 2008 è passata a 800 km dall’asteroide 2867 Šteins (un sassolino, poco più di 5 km di diametro) e nel luglio del 2010 a 3000 km dall’asteroide 21 Lutetia (di 100 km di diametro, non un sassolino). Non un momento libero … fino a 21 Lutetia. Poi dal 2011 fino a gennaio di quest’anno non c’era niente da fare e la sonda è stata messa in “ibernazione da spazio profondo”, espressione che suggerisce scenari da film di fantascienza.Il 20 gennaio, trattenendo il […]