Astrocuriosità | ottobre 2018 – Einstein aveva ragione, di nuovo

La curiosità del mese a cura di Gabriele Ghisellini Tre anni fa abbiamo festeggiato i 100 anni dalla pubblicazione della relatività generale, e l’abbiamo fatto regalandoci, e regalando ad Einstein, la scoperta delle onde gravitazionali.Un trionfo epocale non solo del pensiero di Einstein, ma anche dell’ingegno di tanti fisici e ingegneri che sono stati capaci di costruire degli strumenti capaci di rivelare l’effetto minuscolo che le onde gravitazionali imprimono nello spazio.Adesso è la volta di un’altra predizione di Einstein a venire provata oltre ogni ragionevole dubbio: lo spostamento verso il rosso della luce generata vicino un buco nero. Che la luce risentisse della gravità era ben noto, e già nel 1959 Pound e Rebka, due scienziati americani, avevano misurato di quanto la luce cambia la sua frequenza, cioè il suo colore, passando dal tetto allo scantinato di un edificio di Harward, cioè “cadendo” da un’altezza di 23 metri.Quando la luce scendeva verso il basso diventava più blu, mentre se saliva dallo scantinato al tetto, diventava più rossa. E proprio della quantità prevista dalla relatività generale di Einstein.È come se la luce “faticasse” a viaggiare contro la gravità quando sale, e ricevesse “una spinta” quando invece scende (ma non ditelo a scienziati professionisti, questa à solo un’analogia …).La luce non può cambiare la sua velocità, che rimane la stessa, ma cambia la sua energia, cioè la sua frequenza, cioè il suo colore. Quello che è stato annunciato lo scorso luglio è simile, ma l’esperimento era molto più grande, enormemente più grande, visto che non si è usata la gravitè della Terra, ma una gravità molto molto maggiore.Il fatto è questo: nel centro della Via Lattea si annida un mostro.Coperto da polveri che lo nascondono alla nostra vista, ma non ai nostri strumenti per l’infrarosso.In questa banda riusciamo a vederlo. Beh, vederlo è una parola grossa, visto che è per definizione invisibile. È un buco nero. Enorme. Distante da noi 26 mila anni luce. Vuol dire che quando la […]