Cieli di Brera | 2024

Una serie di incontri con alcuni grandi astrofisici e astrofisiche italiani/e che, oltre che nel proprio settore di ricerca, si sono distinti anche per le capacità di comunicazione.

Tutti gli incontri si svolgono solo in presenza alle ore 18.00 presso la Sala Aldo Bassetti della Pinacoteca in Palazzo Brera, via Brera 28, dove fin dal 1762 ha sede l’Osservatorio Astronomico di Brera.

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI (posti disponibili: 100)

  • 15 maggio
    Una finestra sull’Universo invisibile: La Radioastronomia e il ruolo dell’Italia
    Carla Giovannini, Prof.ssa Università di Bologna

L’uomo ha sempre studiato il cielo pensando che quello fosse l’Universo. Mai avrebbe potuto immaginare la produzione naturale nello spazio di onde elettromagnetiche uguali a quelle delle rice-trasmissioni. Era l’inizio del 1900 ed era stata scoperta la Radioastronomia, che avrebbe aperto, appunto, una “finestra” su un Universo peraltro “invisibile”. Le conoscenze acquisite in questo secolo sono state enormi e saranno illustrate succintamente. L’Italia ha partecipato attivamente negli ultimi 65 anni costruendo potenti strumenti e contribuendo alla conoscenza di questo nuovo Universo con importanti risultati scientifici. Inoltre, applicando le tecniche radioastronomiche, è coinvolta in ricerche anche non astronomiche come la geodinamica, il tracciamento di detriti spaziali, la ricerca di intelligenze extraterrestri. Collabora anche alla costruzione di giganteschi radiotelescopi multinazionali.

Biografia
Carla Giovannini Fanti si è laureata in Fisica nel luglio 1964 a Bologna col prof. Ceccarelli, ideatore e costruttore del radiotelescopio Croce del Nord, e padre della radioastronomia in Italia. Da allora si è sempre occupata di questa disciplina, che ha anche insegnato a Bologna come prof. associato. Oltre a brevi soggiorni presso i maggiori centri di ricerca nel mondo ha trascorso un anno al Caltech (1968) ed un anno a Leida (1980). È stata nella commissione per l’assegnazione del tempo di osservazione dell’European VLBI Network. Cessato l’insegnamento nel novembre 2005, ha mantenuto per una decina di anni la collaborazione (gratuita) con l’INAF, continuando a seguire il lavoro tesi di laureandi e dottorandi.

  • 12 giugno
    Fotoni trasformisti: lo strano caso di GRB 221009A
    Lara Nava, INAF-Osservatorio Astronomico di Brera

Eventi passati

  • 13 marzo
    L’Universo Oscuro
    Lorenzo Pizzuti, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Negli ultimi 100 anni l’essere umano si è affacciato ad un nuovo modo di indagare l’universo. Abbiamo scoperto moltissimo su ciò che ci circonda, svelando alcuni degli affascinanti e sorprendenti segreti dello spazio siderale. Tuttavia, lo spiraglio che abbiamo aperto con questa nuova branca della fisica, la cosmologia, ha inavvertitamente rilasciato un vero e proprio vaso di Pandora verso un lato “oscuro” del cosmo ancora da indagare. In un breve viaggio alle frontiere dell’universo, scopriremo cosa sa la scienza del suo contenuto e del suo destino, e quali punti rimangono avvolti dal mistero.

Biografia
Lorenzo Pizzuti, classe 1992, è ricercatore e divulgatore all’università di Milano Bicocca. Membro del consorzio Eucild, si occupa principalmente di studiare gli ammassi di galassie per comprendere come funziona la gravità alle scale più grandi. Molto attivo nella comunicazione della scienza, fa parte del gruppo di divulgazione “Melody on Time” e cura diversi progetti di disseminazione dell’astronomia con le scuole e il grande pubblico. È autore di tre volumi divulgativi, l’ultimo pubblicato a gennaio; nel 2016 ha vinto la finale nazionale del concorso “FameLab – la scienza in tre minuti”.