Astrocuriosità | settembre 2013 – Beep radio dal cosmo profondo: un mistero

La curiosità del mese a cura di Gabriele Ghisellini Per tre volte nel 2011 e una nel 2012 il radiotelescopio australiano Parkes, mentre scandagliava il cielo alla ricerca di pulsars, ha ricevuto improvvisamente un segnale fortissimo, ma molto breve. Appena qualche millisecondo di durata. È come se, sentendo la radio ad un volume normale, improvvisamente sentissimo un beep lacerante, che in una frazione di secondo riuscisse a rompere gli altoparlanti della nostra radio. Per fortuna gli strumenti del radiotelescopio di Parkes sono più robusti, e non si sono rotti, lasciando i radioastronomi alle prese con un mistero.Si era già visto un unico evento di questo genere nel 2007, ma una rondine non faceva primavera, e i ricercatori erano scettici. Adesso invece non ci sono più dubbi. Questi strani lampi radio esistono.Possiamo paragonarli ai famosi lampi di luce gamma (vedi la curiosità di maggio 2011 e il nostro sito mono-tematico sui lampi di luce gamma), che conosciamo da 40 anni, ma questi durano generalmente di più (fino a qualche centinaio di secondi) e oltretutto adesso sappiamo che non sono visibili solo nei raggi gamma, ma anche alle altre lunghezze d’onda. Per questi beep radio, invece, non sappiamo ancora se emettono da qualche altra parte dello spettro elettromagnetico. Dalla direzione di arrivo dei beep si sapeva già che non provenivano dal piano della nostra Galassia, come si può vedere dall’immagine artistica della Fig. 2 e dalla Fig. 3. E dai differenti tempi di arrivo dei beep (vedi la box a lato con la stellina) si è riusciti a stabilire che la sorgente dei beep è a qualche miliardo di anni luce da noi!! (e tuttavia “ci spacca gli altoparlanti!!”). Incredibilmente potenti.Ma quanti ce ne sono? Se quattro in due anni vi sembran pochi, sentite qui. Un radiotelescopio non può sorvegliare tutto il cielo contemporaneamente, ma solamente un pezzettino alla volta. Quello che riesce ad inquadrare. Facendo i conti, si calcola che per far si’ che il radiotelescopio […]

